Oggi nella mente della maggior parte della gente i tarocchi sono quello strumento per prevedere il futuro.
In realtà i tarocchi in origine non servivano a nulla di tutto ciò.
Infatti in origine i tarocchi erano uno strumento esclusivamente di gioco e che spopolo da fine 1300 in tutta Europa.
Per gli studiosi dei tarocchi si tratta di un vero peccato che si sia persa l’origine prima di questo gioco.
Sulle
origini dei tarocchi maghi e cartomanti fanno anche volutamente confusione facendoli risalire addirittura agli egizi o prima ancora, sostenendo che sono un po’ il filo conduttore di tutte le religioni, una sorta di tavole originali da cui discendono in seguito tutte le varie religioni.
A sostegno di ciò si fa presente come la simbologia dei tarocchi riconduca un po’ quelle che sono tutte le religioni odierne.
Invece i tarocchi nacquero circa in epoca medievale, e la ricca simbologia fu aggiunta in seguito, ed è quindi quello il reale motivo per cui nei tarocchi troviamo richiami alle varie religioni.
Ma quando i
tarocchi divennero uno strumento per la cartomanzia? Dei tarocchi utilizzati per cartomanzia non c’è traccia chiara fino a fine del 1700, periodo in cui Aliette pubblicò una pietra miliare della storia esoterica dei tarocchi, dove spiegava il modo per leggere le carte dei tarocchi per prevedere il futuro.
Questo anno, ovvero il 1770, può essere preso come spartiacque per segnare la nascita della cartomanzia moderna. Il fervore che ne seguì per tutto l’800 è testimonianza di quanto l’argomento fosse vivo e attuale.
Pubblicazioni si susseguirono ed il dibattito in circoli misterici ed in salotti nobiliari era molto vivo.
Solo con il 1900 il fervore intorno ai tarocchi si spense gradualmente per lasciare il ricordo odierno di mera cartomanzia, spesso praticata scorrettamente. Per riscoprire gli antichi tarocchi ed il loro significato originario potete visitare il sito
www.tarocchigratuiti.it